Concorso di Poesia – “Verso i versi” – 2005 – Motivazioni

Motivazione

La
lirica è una fuga evasiva dalla realtà in compagnia della
solitudine.
E’ contemplazione e, al contempo, auscultazione della voce lieve
della natura.
Di grande efficacia espressiva è il passaggio analogico tra le
foglie della quercia e le ali di farfalla: l’inesorabile moto
delle foglie verso il basso, è trasformato, nell’immaginario
poetico, in ali di farfalla che in tensione, come in un atto d’amore,
trascendono la realtà e volano a Dio.
I versi liberi, con un sapiente gioco di assonanze, inarcature e allitterazioni
creano un ritmo quasi cullante, tal che il bisogno di riposo iniziale
si trasforma in un silenzioso dialogo con la propria anima e, in definitiva,
in un anelito di pace.

Poesia
Con
la solitudine


Nel bosco ove mi hai condotto,
Solitudine, mia unica compagna
sarà dolce il riposo, vedrai.

Dalla
quercia con fievole bisbiglio
si staccano due foglie, e come
tenendosi per mano si posano
in pace sul basso cimitero di foglie putride.
No, forse
erano due ali di farfalla
i cui continui baci
disgiunte appena e giunte
la recano oltre la volta dei cupi rami,
la recano a Dio.

Dove
quel varco di luce
compone un arco solenne tra i colonnati
fitti dei tronchi,
là son gli uomini e i vani rumori.
Ma, siediti, restiamo ancora insieme.
E’ dolce qui rimanere. O compagna,
tu non rispondi che con l’eco
della mia anima: io t’adoro
perché non fai rumore.

 

Motivazione

L’autore,
con toni drammaticamente plastici, riesce a riprodurre sensazioni forti
che sconvolgono ogni animo sensibile dinanzi allo spettacolo terrificante
di scene macabre di una guerra sanguinosa. Non riesce a rassegnarsi
all’idea che qualcuno con lucida freddezza possa provocare lo
sterminio dei propri simili, e, quando sembra che le tenebre dell’odio
tra gli uomini possano essere diradate da un barlume di speranza, dalla
luce della carità, ci si rende amaramente conto che si tratta
semplicemente del sinistro bagliore delle bombe.
Tuttavia il poeta non si arrende: vuole a tutti i costi scuotere la
sensibilità del soldato, che, comunque può rappresentare
una scintilla dell’amore universale, per riportarla sul piano
di una solidarietà senza limiti; anche un cuore duro deve potersi
sciogliere al tepore di un rasserenante sogno. Il componimento, lineare
e trasparente nel suo linguaggio poetico, si arricchisce di metafore
di straordinaria intensità, che lasciano nel lettore tracce di
forti sensazioni, come, d’altra parte, le frequenti anafore non
fanno altro che caricare di significati forti il messaggio dell’autore.
L’andamento è tale che crea una sorta di ansia nel lettore,
che scorre i versi senza intravedere uno sbocco; alla fine si scorge
uno spiraglio: non tutto è perduto! La forza della persuasione
e, ancora più, quella dell’amore, possono fare il miracolo.


Poesia
Lasciami
entrare nei tuoi sogni

Terra
madida di pietoso odio
adagi l’ombroso velo della notte sui tuoi morti,
nascondi nelle tue viscere
i pallidi volti di puerili corpi.
Un bagliore !
non è il primo raggio di sole, soldato.
E’ solo un nero cielo straziato dal labile chiarore delle tue
bombe.
Pezzi di vita sparsi tra le ceneri e le macerie,
frammenti di morte persi nell’anima,
rondini che migrano verso l’oblio.
Lasciami entrare nei tuoi sogni.
Con passi leggeri segnerò il mio cammino,
con soave nenia ti calmerò la notte,
con parole appena sussurrate ti ruberò un sorriso.
Lasciami entrare nei tuoi sogni.
Spegnerò l’ardente ardore,
brucerò le stinte lacrime,
guarirò le vive ferite.
Lasciami entrare nei tuoi sogni
se la realtà ci allontana.

 

Motivazione

Lirica
dalle forti suggestioni, richiama lontani ricordi che affondano le loro
radici nel cuore del poeta, il quale rivive profonde emozioni alla nostalgica
rimembranza di un primo amore indimenticabile, E’ passato il tempo,
le stagioni hanno steso un velo di gelo sull’animo suo, sono svanite
le illusioni, tutto un mondo si è dileguato tristemente, ma non
si è spento il desiderio ardente di riprovare le emozioni d’una
volta, risentire vicino il palpito del cuore dell’amata: ma la
vita ha creato un abisso che non si può colmare, alla fine resta
solo il rimpianto.
Il componimento scorre su strofe di particolare intensità emotiva,
che, sul ritmo della quartina e del verso endecasillabo, in un armonico
concerto di suoni, richiama i toni nostalgici, soffusi di profonda malinconia,
di emozioni e sentimenti che appartengono ai tempi passati, rinnovati,
però, nello spirito e nella sensibilità di un poeta che
riesce incredibilmente a soggiogarti con una straordinaria ricchezza
di metafore che creano come un’atmosfera di magia.
E’ simile ad una canzone, modulata su un pentagramma non scritto,
ma che risuona mollemente all’orecchio con un’arcana melodia.

Poesia
Vurrìa

Vurrìa
puterte dì’: me so’ scurdato
ca tu sì’ stata ‘a primma nnammurata;
vurrìa puterte fa’ ‘na serenata
sott’ ‘o barcone tujo ca sta ‘nzerrato.

Ma
chistu core mio nun è ‘ntunato:
‘a musica ll’ha perza tiempo fa;
‘o libbro foglio foglio s’è sfrunnato…
e tutt’ ‘e nnote so’ vulate già.

Passata
è ‘a primmavera d’ ‘e ccanzone:
vierno è trasuto e tutto va a murì’;
resta pe’ ll’aria sulo ‘na passione…
ca chiagne e canta dint’ ‘o core mi’.

Vurrìa
stregnerte ‘n’ata vota ‘mpietto,
cu mille vase repiglià’ calore…
e nun sentirme ‘o gelo dint’ ‘o core,
ca tutt’ ‘e nnotte nun me dà arrecietto.

Ma
‘e juorne d’ ‘e ccerase so’ partute,
purtannese cu lloro ‘a gioventù;
a una a una tutte so’ cadute…
comm’a ‘st’ammore ca nun torna cchiù.

Passato
è ‘o tiempo d’ogne viola e rosa,
‘o cielo cupo cchiù nun tene ‘o blu;
‘na voce canta mmiez’ ‘a strata ‘nfosa:
“Chisà addò staje… chisà a chi pienze
tu!”

 

Motivazione

La
lirica, nella sua struttura così originale per la varietà
dell’impostazione delle strofe e per la sapiente disposizione
delle parole, si snoda attraverso un percorso che, col suo andamento,
per così dire, circolare, ci offre l’immagine di un primo
piano, l’alba, intorno a cui ruotano, in un’arcana armonia,
i suoni e gli elementi della natura, dalla luna alle stelle, dal mare
alle nubi che vanno ad adagiarsi mollemente sulla meravigliosa radiosità
dell’alba, che fuga sì le tenebre, ma, porta via, altresì,
malinconicamente le illusioni.
E’, la composizione, simile al volo di una farfalla, leggero,
felpato, quasi evanescente, che si libera in un’atmosfera diafana.
La stessa notte è tratteggiata con delicate pennellate che alternano
luci ed ombre; le une e le altre, peraltro, come avvolte in sapienti
ed efficaci figure retoriche, scorrono tenui sulla morbida tela del
cielo.
Del resto il messaggio risulta esaltato da una perfetta sintonia tra
tema e stile, caratterizzato, peraltro, da mancanza di punteggiatura
che favorisce notevolmente il fluire rapido dei versi: per questo viene
colto immediatamente nella sua interezza.


Poesia
E’ l’alba

Nel
cielo silenzioso
la luna
impallidita langue

languono
le stelle
che si specchiano
nel mare d’argento

d’un
tratto
tremulo e incerto bagliore
spunta, su dal balzo d’oriente

volano
nubi
leggere e bianche
su questo pallido mattino

mentre
migrano dove si spegne il sole
le stanche ali dei sogni
è l’alba

 

Motivazione

La
lirica, nella sua struttura così originale per la varietà
dell’impostazione delle strofe e per la sapiente disposizione
delle parole, si snoda attraverso un percorso che, col suo andamento,
per così dire, circolare, ci offre l’immagine di un primo
piano, l’alba, intorno a cui ruotano, in un’arcana armonia,
i suoni e gli elementi della natura, dalla luna alle stelle, dal mare
alle nubi che vanno ad adagiarsi mollemente sulla meravigliosa radiosità
dell’alba, che fuga sì le tenebre, ma, porta via, altresì,
malinconicamente le illusioni.
E’, la composizione, simile al volo di una farfalla, leggero,
felpato, quasi evanescente, che si libera in un’atmosfera diafana.
La stessa notte è tratteggiata con delicate pennellate che alternano
luci ed ombre; le une e le altre, peraltro, come avvolte in sapienti
ed efficaci figure retoriche, scorrono tenui sulla morbida tela del
cielo.
Del resto il messaggio risulta esaltato da una perfetta sintonia tra
tema e stile, caratterizzato, peraltro, da mancanza di punteggiatura
che favorisce notevolmente il fluire rapido dei versi: per questo viene
colto immediatamente nella sua interezza.


Poesia
Fotografia

Mente,
riflessione, luce.
Il teatro dell’immagine ha inizio.
Il sipario, come palpebra, si apre
disvela scenari:
turbini di rami
coni d’ombra cangianti
esili steli, peduncoli fioriti
rampicanti magri su muri scalcinati
giardini umorali, volubili
terreni umidi, mutevoli
lineamenti erbacei, capricciosi.
Silenzio!
Il recitar dell’occhio s’attenua,
poi velocemente incalza, chiama a sé il coro
dei pensieri d’anzanti
e…. come in un ballo vertiginoso
la realtà intreccia passi veloci
con l’occhio
che cambia di posto
abbraccia la mente ……
Poi come in un girotondo,
sfiorando le mani, la mente si riversa
afferra la realtà.
Una sola voce riecheggia:
è il corifeo che, con l’indice pronunciato
sentenzia – “CLICK” ! –
Buio, impressione, luce.

 

Motivazione

Interprete
fedele e sincero dei sentimenti umani, descritti con intensa passione
e partecipazione. Le sue poesie sono una forma di comunicazione con
la quale si manifestano agli altri momenti di vita vissuti, emozioni
provate dove le parole diventano immagini ed il lettore diventa protagonista
dello spaccato quotidiano.
I suoi versi raccontano con vivace spirito critico, a volte ironico,
fatti e personaggi descritti, la realtà nelle sue molteplici
sfaccettature e ricordando sempre la profondità dei valori della
famiglia, dell’amore e dell’amicizia.

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